Ragazza che fa una foto | Walking tour Alghero con Dranexperience.com

Walking tour Alghero: 5 aspetti da considerare per scegliere una guida locale

Ci sono luoghi che se non cammini non vedresti mai.

Dalla parte opposta dei Free walking tour, in tendenza attualmente, ci sono i tour guidati (da persona fisica) che sicuramente hanno prezzi più elevati ma allo stesso tempo presentano un “tour più personalizzato, di qualità e magari con servizi in più offerti”. Il nostro consiglio è, nel momento in cui preparate il vostro viaggio in Sardegna, di definire quanti e quali escursioni fare con guida (es. trekking, cooking class, tour in barca, tour cittadino ecc…). Nel caso di un viaggio in Sardegna e di un tour cittadino ad Alghero, per esempio, potrete scegliere tra tante guide locali professionali, ma per quale motivo ed in che modo sceglierla? DRAN Experience ha appositamente preparato un articolo per te: 5 aspetti da considerare per la scelta di una guida locale per il tuo walking tour ad Alghero

Vuoi andare direttamente al sodo? Guarda il nostro Walking Tour ad Alghero.

#1 VIAGGIO PERSONALIZZATO

Nella scelta di una guida locale dovete tenere a mente che ci sono guide che lavorano con grandi gruppi (prezzi bassi e con 20 persone minimo), guide che lavorano con piccoli gruppi (prezzi medio/alti e con 8-12 persone massimo) e guide che lavorano in esclusiva. Il prezzo è in relazione anche al rapporto umano che verrà instaurato: Se scegli una guida che lavora con piccoli gruppi (o in esclusiva) sicuramente non avrai un gruppo rumoroso e potrai ascoltare la storia della guida più da vicino, chiedendo dettagli che sono personalmente importanti per te e per nessun altro. Un walking tour in esclusiva ad Alghero è una scelta ottima per comprendere meglio la storia e l’identità della città catalana. Prima caratteristica da capire è: Quanto vuoi che il tour cittadino sia personalizzato per te?

#2 NON C’E’ FRETTA

E’ chiaro che seguendo un walking tour ad Alghero insieme ad altre 20 persone cambia il tuo ritmo, le pause, i tempi di fare le domande e tanto altro. Se ami fare foto, video ed immedesimarti di più nella cultura di un popolo, è giusto che la tua scelta sia per una guida che lavori con piccoli gruppi o addirittura in esclusiva. Il tuo walking tour ad Alghero sarà creato nei minimi dettagli e non ci sarà bisogno di correre o di affrettarsi.

#3 FEEDBACK

Perché scegliere una persona per un tour cittadino? Semplice, il racconto. La vostra guida dev’essere sorridente, accogliente, professionale ma soprattutto stimolante e carismatico nel racconto del patrimonio storico/culturale e ambientale della città. Date un occhiata ai feedback, guardate il sito e le pagine social, cercate di capire quanto questa guida potrà soddisfare le vostre richieste. Con dranexperience.com potrete avere un walking tour ad Alghero, alla scoperta delle curiosità e leggende locali.

#4 SERVIZI OFFERTI

Previous slide
Next slide

Quali sono tutti i servizi offerti all’interno del walking tour ad Alghero. Ci sarà l’incontro con un artigiano locale? Il ticket per un museo/sito archeologico? Oppure ci sarà un pranzo o degustazione di prodotti tipici sardi? Sono tutti servizi che contano e molto spesso fanno la differenza nella scelta di una guida locale in relazione soprattutto al prezzo.

#5 PROPOSTA DI QUALITA’

Non devi far altro che unire tutti i tasselli, scrivere pro e contro di ogni guida/agenzia e decidere quale scegliere. Dopo aver infatti stabilito la preferenza della tipologia di gruppo (grande, piccolo, in esclusiva), i dettagli del tour, i feedback della guida e tutti i servizi offerti, sarà sicuramente più semplice fare la scelta perfetta e godere al meglio del vostro walking tour ad Alghero, la città catalana.

Dopo aver letto il nostro articolo non ti rimanere che inserire DRAN Experience nella tua lista. Il nostro Tour di Alghero e del Corallo Rosso sarà uno splendido percorso tra siti storici, viuzze e curiosità della città antiche, la visita all’acquario del corallo rosso vivo, l’incontro con l’artigiano locale che trasforma il corallo in opere d’arte fino alla degustazione di prodotti tipici in spiaggia. Cosa aspetti? Prenota ora!  

Prenota il Tour di Alghero e del Corallo rosso

Lavorazione del corallo rosso | Alghero paese del corallo rosso con Dranexperience.com

Alghero: Il paese del corallo rosso

Il Corallium Rubrum (Corallo rosso del Mediterraneo) è parte integrante dell’identità , della storia e della natura di Alghero. 

Leggende, racconti e misteri legano il Corallo rosso, per molto tempo confuso per un vegetale, alla paese catalano di Alghero ma cosa sappiamo esattamente della storia, della biologia e del mercato di questa specie animale? Scopritelo assieme a Dranexperience.com

LA STORIA

Nella tradizione antica il corallo era connesso al sangue, immaginate che nella mitologia greca il mostro gorgone Medusa pietrificava con lo sguardo le piante trasformandole in coralli. Greci e romani usavano il Corallo nella farmacopea mentre i Celti ornavano con il corallo le briglie dei cavalli. In epoca classica, lentamente, il corallo viene visto anche come opera ornamentale e la pesca, insieme alla sua lavorazione, erano praticate in tutto il Mediterraneo. Grazie al suo impatto sull’economia di ogni paese, il mercato era controllato da autorità locali che ne rilasciavano le autorizzazioni per la pesca e vendita dietro il pagamento di tributi. La filiera era semplice: I ricchi stipulavano contratti con i proprietari di barche che a loro volta si affidavano ai corallari, i veri protagonisti nell’attività di pesca. Era poi fondamentale il ruolo degli artigiani, ovvero i maestri che trasformavano un prodotto grezzo in materiale di elevato valore.

Entrando nel dettaglio riguardo il legame tra il corallo rosso e Alghero, bisogna fare un balzo nel medioevo quando la potete famiglia Genovese dei Doria, che possedeva numerosi terreni in Sardegna, riscuoteva enormi tributi dal mercato del corallo. La situazione nell’isola cambiò dal 1320 circa, quando la corona d’Aragona entrò in possesso della maggior parte della Sardegna cambiando gli equilibri del sistema politico ed economico a favore loro. Tuttavia, la costa occidentale rimase ancora sotto il controllo genovese, almeno dal punto di vista del mercato del corallo.

Nel 1354, la corona d’Aragona conquistò Alghero imponendo loro il diritto di pesca tra Capo Mannu e Asinara. Iniziò così la lunga storia che lega Alghero al corallo rosso.

A LIVELLO SCIENTIFICO

Il Corallium Rubrum (nome scientifico del Corallo rosso del Mediterraneo) è una specie animale appartenente al Phylum dei Cnidari e più precisamente alla classe degli Antozoi. La sua caratteristica principale sta nel fatto che crea colonie dotate di scheletro calcareo e composto principalmente da Carbonato di Calcio. Colui che crea lo scheletro (non è altro che la “cacca” dell’animale) è il piccolissimo polipo, l’unità vivente della colonia di Corallo Rosso. Bisogna comunque distinguere la parola “Coralli” da “Corallo”, visto che i primi si riferiscono agli Antozoi in grado di creare colonie costituite da migliaia di polipi che formano barriere coralline, presenti attualmente solo nei mari tropicali. La parola Corallo invece si riferisce invece all’organismo che non è in grado di formare barriere, come il nostro Corallium Rubrum tipico del Mar Mediterraneo.

DISTRIBUZIONE

Parlando della distribuzione del Corallo rosso si può affermare che è ben presente in tutto il Mediterraneo fino alle coste africane, dall’isole di Capo Verde al Senegal fino alle Canarie, in ogni caso, le quantità più abbondanti si registrano in Sardegna (Da Alghero a Oristano) e in Corsica. Si può trovare dai 10 metri fino ai 200 metri di profondità e nelle zone poco profonde il loro habitat è soprattutto all’interno di grotte e strapiombi, zone comunque con poca illuminazione e tanto idrodinamismo, sono questi i fattori fondamentali che determinano la loro sopravvivenza. 

Tour di Alghero e del Corallo Rosso

Fai una pausa e dai un occhiata al nostro tour di Alghero

LA RIPRODUZIONE

Qualche nozione in merito alla loro riproduzione, che avviene sessualmente, con sessi separati a livello dei polipi. Dopo l’emissione dal polipo maschio, gli spermatozoi navigano alla ricerca del polipo femmina secondo un meccanismo di attrazione ancora sconosciuto, finché non lo trovano e lo fecondano. La giovane larva planula si sviluppa nei primi 20-30 giorni prima di uscire in pieno mare. Grazie alle ciglia di cui è fornita la planula cerca il luogo dove insediarsi per svilupparsi in una nuova colonia. (Vi ricordo che tutti i polipi sono legati, alla base e tra di loro, da tessuto comune). Uno dei motivi per cui il Corallium Rubrum, sotto forma di oggetto ornamentale, è costoso è dovuto anche al fatto che la sua crescita avviene molto lentamente, da 1 a 3 cm ogni 5 anni (pensate che nella zona di Portofino la crescita è stata attestata in 1 cm ogni 15 anni).

Maggiori informazioni riguardo la biologia in questo link 

ALIMENTAZIONE E RESPIRAZIONE

Il Corallo Rosso è  considerato un sospensivoro, in particolare si nutre principalmente di organismi planctonici di piccole dimensioni (gamberetti, plancton) ed è in grado di assorbire anche materia organica disciolta. La cattura è facilitata dalla presenza di un muco che riveste i tentacoli: dopo il contatto, i tentacoli si ritraggono portando il materiale all’interno della cavità per la digestione. Non possedendo l’apertura anale, tutte le sostanze non assimilate e i prodotti di scarto vengono espulse attraverso l’unica apertura che funge anche da bocca, ne consegue la lenta formazione dello scheletro che sarà poi il materiale grezzo prelevato dai corallari. La respirazione avviene per scambi diretti con l’acqua di ossigeno e anidride carbonica, e il sistema nervoso è semplice, costituito da una rete di cellule nervose, e privo di cellule di senso specializzate.

IL LEGAME CON ALGHERO

Camminando nel centro storico di Alghero si respira aria di storia, tradizione e arte. Tra tutto spicca l’oro rosso, chiamato cosi a livello locale il Corallo Rosso (Corallium Rubrum), presente anche nello stemma ufficiale di Alghero, concesso dal re Pietro IV nel 1355 e non a caso Alghero è anche chiamata “La Riviera del Corallo”. Il corallo viene raccolto solo da pescatori autorizzati (esattamente 12) e ancora oggi viene lavorato dalle abili mani degli artigiani, che lo trasformano in gioielli unici e senza tempo. La pesca del corallo tradizionalmente veniva praticata con tecniche devastanti per l’ecosistema ma recentemente e dopo anni di lavoro è stato istituito un piano nazionale di gestione del corallo rosso. Il Piano disciplina le fasi iniziali di una filiera produttiva, la lavorazione artigianale del corallo, affinché vi sia una reale e concreta tutela della materia prima che da secoli rappresenta parte integrante del tessuto economico del territorio torrese e, soprattutto, della sua storia, tradizione e identità.  

Ogni anno la pesca avviene tra maggio e ottobre e ogni pescatore può raccogliere non più di 2,5 kg di corallo, attraverso l’uso di un’ascia e ad una profondità non inferiore a 50 metri. È vietato quindi l’uso di robot subacquei.

Se siete interessati ad Alghero ed al corallo rosso, abbiamo un tour perfetto per voi: Costi e disponibilità in questo link

Prenota Tour di Alghero e del Corallo rosso

IL VERO VALORE DEL CORALLO DI ALGHERO

Nel corso dei secoli, la lavorazione del corallo rosso di Alghero è diventata sempre più precisa, presentando vere e proprie opere d’arte connesse soprattutto con l’arte e la tradizione locale. Un esempio su tutti è l’inserimento delle opere realizzate con il corallo in abiti sardi, gioielli e bottoni d’oro. Il corallo viene lavorato soprattutto con la tecnica dell’incisione, che permette di cambiare i rami, utilizzando tagli, limature, abrasioni e segatura. 

Ad Alghero è presente anche la Scuola del Corallo e questo fa capire come la sua lavorazione artigianale ha mantenuto nel tempo un livello molto alto. A livello di prezzo di mercato, lo stesso varia a seconda della dimensione e del colore (più chiaro o scuro in relazione alla profondità in cui è stato prelevato). Per completare una collana per esempio, a volte ci vogliono anni di lavoro per trovare soprattutto coralli dello stesso colore, per questo motivo una collana di puro corallo può costare fino a 30 mila euro.

IL MARCHIO CORALLIUM RUBRUM AD ALGHERO

Nell’ottobre 2015 è nato il marchio Corallium Rubrum ad Alghero che unisce artigiani, commercianti, istituzioni come il Parco di Porto Conte e rappresentanti di associazioni di categoria. Sono state cosi create delle linee guide che tutelano e valorizzano il corallo rosso di Alghero, dai commercianti agli artigiani passando per i corallari che sono i veri artefici e coloro che “rischiano” la vita in fondo al mare. La bottega, per ottenere la licenza d’uso del marchio si sottopongono a rigorosi e periodici controlli, impegnandosi soprattutto a non commercializzare nel proprio esercizi prodotti realizzati con imitazioni del Corallium Rubrum. Attualmente sono presenti circa 20 aziende con il marchio e questo non fa altro che indirizzare meglio la clientela che desidera acquistare un prodotto ti alta qualità e che sia realizzato unicamente dal Corallium Rubrum, come vuole la tradizione. Il marchio è un vero e proprio certificato di competenza e professionalità da parte della bottega e dell’artigiano stesso. Come riconoscere il marchio? Natura, Identità e Storia. Il marchio è caratterizzato da rami di corallo rosso (Natura), la A di Alghero (identità) e le stradine del centro storico di Alghero (Storia) e luogo dove si trovano la maggior parte delle botteghe. Buone vacanze ad Alghero.